SOCIETA’ GINNASTICA GARIBALDI 1903

IL GARDEN-PARTY DELLA S.G. GARIBALDI AL GIARDINO A MARE

Gazzetta di Messina e delle Calabrie del 22-23 giugno 1903 – il “garden-party” di ieri al Giardino a Mare.

La festa di beneficenza della Società del Lavoro, col garden-party al Giardino a Mare ieri riuscì splendida pel concorso della gente accorsavi e che si divertì un mondo perché tutto il programma venne eseguito con diligenza, impegno ed entusiasmo.

Ad onta che il tempo fosse stato brutto fino alle ore 17 circa, pur tuttavolta la serata fu serenissima e permise l’affluenza della nostra cittadinanza allo Chalet.

La Società ginnastica Garibaldi svolse tutto il suo programma che fu ammiratissimo e vivamente applaudito .

Gli altri giuochi, l’innalzamento dei palloni umoristici sollevarono il buon umore e l’allegria, e ognuno restò soddisfatto di aver concorso col piccolo obolo all’incremento di un’opera rigeneratrice e nobilissima.

Le danze riuscirono animatissime e il Comitato della benemerita Società del Lavoro avendo provveduto a tutto con zelo, ed accorgimento si distinse non poco conseguendo quello splendido risultato.

Notammo le signore Pulejo-De Fernex, Weiss, Lo Bianco, Brogi, Mazzitelli, Miceli, Polimeni-Rambaud, Marullo Donnafugata, Sarauw, Roberto, Raffa, Sciacca, Corica, Ciano, Schuffass [forse Schuffos], Engherart, Prato Alcontres, Gabbi, Capone, Marangolo-Pulejo, Pulejo Lella, Pistoresi, Vivanti, Rupnich [Rupnik] Contessa Sarego, Gugliotta, e le signorine Brogi, Costarelli De Gregorio, Alcontres, Sarauw, Roberto, Corica, Rupnich [Rupnik], Pulejo, Anzà, La Racine e molte altre che ci sfuggono.

 

FESTA GINNASTICA ALLA SOCIETA’ OPERAIA

 

Gazzetta di Messina e delle Calabrie del 1-2 luglio 1903 – Nella sera del 29 giugno, in ricorrenza dell’onomastico del presidente di questo fiorente Sodalizio, si svolse in modo assai brillante alla presenza delle autorità, di sceltissimo pubblico e dei socii una festa ginnastica preceduta da un ‘azione drammatico-ginnastica.

La sala del teatrino, offriva un colo d’occhio stupendo e gaio.

Alle ore 21, accompagnato dal sig. Ing. Giuseppe Papa, benemerito direttore di quelle scuole, e circondato da moltissimi consiglieri, entra il comm. Savoca presidente, ricevuto da scroscianti ed affettuosi applausi, mentre la banda del sodalizio stesso intuonava una marcia.

Poi fu rappresentato “Il trionfo del Dr. Cotonini” una azione drammatico-ginnastica scritta per la ricorrenza dal direttore della palestra cav. Francesco La Torre, il quale pria di dar principio all’esecuzione del lavoro, disse poche e felicissime parole sullo scopo di esso, dichiarando che unicamente si propose di far rilevare i benefici effetti degli esercizi ginnastici sia pel sesso maschile che per quello femminile.

L’azione drammatica fu svolta inappuntabilmente con tinte temperate ed efficacissime, con dialogo sempre vivo e piacevole, eseguito con assai disinvoltura e moderazione artistica dalle alunne della scuola ginnastica, le quali su addimostrarono padrone della scena e delle parti loro affidate, come se fossero delle vere attrici, molto più che la loro preparazione fu in soli 5 giorni.

Il pubblico, ammiratissimo, festeggiò le allieve: Sig.na D’Amico, una contessa stupenda, intelligente, fascinante nella parola e nel gesto; la Sig.na Scaglione Teresa, molto artisticamente truccata da conte, veramente genialissimo e padrone della sua parte, la Sig.na Scaglione Elina (o Elisa), un duca in pieno carattere, il quale, negato per ogni genere di sport, riesce a convertirsi all’esercizio ginnastico, inseguito alla convincentissima parola del Dr. Cotonini, un vero apostolo della educazione fisica, felicemente interpretato dalla Sig.na Catanzaro Benedetta.

E poi la Sig.na Irma La Torre, una principessa bionda, dalla parola facile, dal gesto sicuro, dall’abbigliamento corretto ed inappuntabile, la quale anch’essa riesce a convertirsi alle teorie del Dr. tanto da determinarsi a mandare le proprie figliuole ad imparar ginnastica nelle scuole operaie; la Sig.na Lia Romano, un principe biondo, dagli occhioni neri e pieni di fuoco, amatore appassionatissimo dello sport.

Bellissimo e pieno di brio, e slancio, il brindisi pronunziato dalla Sig.na Rinceri reduce da una passeggiata ed accolta assai festosamente nella villa della contessa, propugnatrice della ginnastica per la donna.

Festeggiatissimo fu anche l’altro brindisi assai ben detto dalla Sig.na Scaglione (Conte) ed applaudita la signorina Ferrares.

Chiuse l’azione drammatico-ginnastica una inappuntabile esecuzione d’esercizio a corpo libero mirabilmente eseguita da più di 60 bambine sulla scena con accompagnamento di musica.

Le bambine Romano, Rinceri, Raffa, Piccolo furono irresistibili nelle loro azioni drammatiche, e specialmente la piccola Romano suscitò un vero entusiasmo.

Precise ed inappuntabili le signorine Bossa, Romano II, Zimbaro I.

Chiuse la genialissima festa la presentazione di un dono al comm. Paolo Savoca, un bellissimo gonfalone di raso bianco artisticamente decorato, mentre le allieve cantavano l’inno delle operaie ginnaste,  parole e musica dello stesso Prof. Cav. La Torre.

Lo stendardo recava la seguente dedica:

Ricordo affettuoso

Al Comm. Paolo Savoca

Le ginnaste, i ginnasti ed il direttore della palestra della Società Operaia.

La commozione del comm. Savoca fu tale, che egli non potè dir nulla, il suo viso però ed i suoi occhi sui quali spuntò qualche lacrima, rivelò tutto il suo cuore.

Le alunne festeggiatissime ebbero la chiamata al proscenio, e con essere il loro maestro, il quale, modesto nel suo alto ministero educativo, si presentò una sola volta a ringraziare.

La seconda parte del programma si svolse nella palestra, ove i ginnasti eseguirono svariati e difficili esercizi, fra i quali ammiratissimi: la battaglia al piano d’assalto, lotta romana, il giuoco delle statue.

Festeggiatissimi ed applauditi i ginnasti ed il loro maestro.

Da cronista coscenzioso non posso tralasciare di fare i nomi dei Signori Nicolò Moleti ed Ernesto La Torre i quali durante gli intermezzi eseguirono inappuntabilmente sceltissima musica col piano e col mandolino.

Così il fiorente sodalizio, il secondo d’Italia, ha affermato ancora una volta che la sua missione altamente educativa merita essere apprezzata ed emulata, degna di un popolo civile che esser forte e gagliardo per la libertà e la indipendenza della patria nostra, ed oggi a nessun secondo per l’educazione del cuore e della mente.

Questo rigoglio di forze e d’intelligenze guidato com’è da uomini buoni e da cittadini onesti con a capo il comm. Savoca, non può che ripromettere sempre bene.

Questo il nostro voto, questo l’augurio meritato.

 

MOSTRA GINNASTICA DELLA S.G. GARIBALDI PRO ERCOLE ROSSI

Il Marchesino del 11-12 luglio 1903 – MOSTRA GINNASTICA – Domani, alle ore 17.30 nei locali sociali della Palestra ginnastica, avrà luogo una Mostra ginnastica promossa dalla Società Garibaldi a beneficio del forte atleta Ercole Rossi.

Lo scopo di questa Mostra è umanitario: si tratta di aiutare un artista provetto che dopo aver lavorato con tanto successo al teatro Villa Mazzini, è sul lastrico, impotente a sfamare i propri figliuoli.

Non accorrerà messina a questa opera di salvataggio?

Elvaro

 

SAGGIO DRAMMATICO GINNASTICO DELLA SOCIETA’ OPERAIA

Gazzetta di Messina e delle Calabrie del 31 agosto – 1 settembre 1903 – Società Operaia – Saggio drammatico ginnastico.

Ebbe luogo Mercoledì sera, 26 corr. nella splendida sala del Teatrino letteralmente affollata.

Notammo il Prefetto Comm. Serrao, il Sindaco Comm. Martino colle rispettive famiglie, e le Dame patronesse Principessa di Castellacci, Pulejo de Fernex e molte altre.

Il lavoro drammatico ginnastico “il trionfo del dottor Cotonini” composto dall’egregio maestro Cav. F. La Torre è riuscito brillantissimo

La novità fu trovata assai geniale e l’autore si rivelò valorso tecnico dell’arte ginnastica, trovando modo di provarsi in situazioni sceniche felicemente riuscite con rilievi stupendi di gruppi ginnastici.

Le belle schiere delle ginnaste furono ammiratissime e disimpegnarono il lavoro in modo efficace, riscuotendo applausi frenetici, e furono chiamate varie volte alla ribalta col loro maestro.

Applauditissimi, poi, i ginnasti nei loro difficili esercizi nella palestra, essi dimostrarono il metodo eccellente della scuola.

Le autorità vivamente di congratularono col maestro Cav. La Torre e col Comm. Savoca, mentre il Sindaco Comm. Martino esternava al Cav. La Torre il desiderio di essere inscritto fra le schiere delle ginnaste e dei ginnasti.

Noi applaudiamo al Cav. La Torre, direttore della Palestra, ed all’infaticabile, operoso Comm. Savoca Presidente del grande sodalizio.

 

LA SOCIETA’ GINNASTICA GARIBALDI

Gazzetta di Messina e delle Calabrie del 6-7 dicembre 1903 – Società ginnastica Garibaldi.

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio sig. Direttore,

Pregola di accordare ospitalità nel suo diffuso periodico alla seguente dichiarazione:

La lettera, sgrammaticata, che Carmelo Calogero Longo si è compiaciuto di pubblicare nel numero 229 della “Sentinella” è stata da me scritta e sottoscritta, in qualità di Vice-Presidente della Società Ginnastica Garibaldi.

Agli errori di grammatica e di nesso ha supplito la intelligenza del Calogero: egli ha inteso tanto il contenuto della lettera da decidersi a muovere i suoi attacchi alla intera Società, della quale sino a pochi aggiorni addietro desiderava far parte.

Se la Società sia composta di morti e feriti (??!) al Calogero poco deve premere; egli ora si compiaccia di avere evitato l’epidemia; per l’avvenire si auguri che non si scopron le tombe e non si levino i morti.

Perdoni Sig. Direttore, che il mio fastidio abbia procurato il suo e mi creda

Gratiss, devotiss,

Avv. Scipio Perroni

Vice Presidente della Società Ginnastica Garibaldi

Messina 6, 11, 1903